Dopo mesi in cui i popolani avevano dormito sonni poco tranquilli a causa della Relenteless e dei vari fatti di cronaca che avevano riempito le pagine dei giornali, si era deciso che tutto sommato poteva essere un'idea carina organizzare una giornata di svago. Si era scelto il centro di Londra, non molto distante da Diagon Alley, come luogo dell'evento che era stato tra i più pubblicizzati dell'ultimo anno. Alcune strade, sei per l'esattezza, erano state chiuse al traffico, così come una delle ultime piazze restaurate, proprio una delle due prese d'assalto dalla Relenteless qualche mese prima. La magia aveva fatto gran parte del lavoro, visto che le dimensioni erano state notevolmente ingrandite per far posto ad alcune giostre.
Intorno alla nuova fontana era stata allestita una stretta piscina dove ai bambini veniva permesso di guidare dei grandi cigni di plastica che si muovevano grazie a dei pedali simili a quelli delle bici, facendo il giro del monumento. Un divertimento simile era stato organizzato anche per gli adulti, solo che i cigni erano notevolmente più grandi, essendo dotati non di un singolo seggiolino, ma di due panche, adatte ad accogliere comodamente gruppetti di un totale di cinque o sei persone a cigno. Questi cigni, però, non si limitavano a girare intorno alla fontana, ma si libravano in aria di svariati metri e permettevano di percorrere una vasta area di cielo, per poter vedere non solo la fiera, ma l'intera città dall'alto. C'erano anche giostrine più piccole in modo da accontentare i giovani di ogni età.
Ai lati della piazza erano stati allestiti anche alcuni boot fotografici. Degli addetti scattavano foto di fronte a fondali incantati. La foto veniva immediatamente sviluppata in un'apposita soluzione che non solo permetteva all'immagine di muoversi, ma anche cambiare ai membri della foto gli abiti. Alcuni stand permettevano di avere foto con indosso abiti esotici, altri più fiabeschi, altri semplicemente con sfondi luminosi e colorati.
Le varie strade, invece, erano dedicati agli stand di vario tipo: c'erano coloro che vendevano amuleti, pozioni e souvenir. Gadget e pupazzetti a tema San Valentino spopolavano un po' ovunque, così come il commercio di manufatti e infusi che promettevano di scoprire il vero amore non mancavano. Ad esserne attirati, quindi, non erano solo le coppie, ma anche molti single. Ovviamente non mancava l'angolo dedicato alla gastronomia. Una delle strade più larghe era stata adibita proprio a questo, con stand colorati che invitavano ad assaggiare cioccolatini e dolcetti di ogni foggia, colore e dimensione. C'erano cuoricini rossi e rosa un po' ovunque, ma anche qui le forme e i colori spaziavano abbastanza. Nel centro della strada era stata allestita l'area ristoro
Gli ingressi alle aree della fiera erano delimitati da piccoli gazebo di ferro battuto, decorati di stelle filanti rosa e bianche e palloncini colorati. Le stesse decorazioni si potevano tranquillamente vedere in giro per tutta la fiera. I palloncini erano incantati. Di tanto in tanto qualcuno di essi scoppiava, disseminando i sottostanti di coriandoli di carta rossa e lucida, salvo poi gonfiarsi nuovamente e attendere il successivo malcapitato. Addirittura un ometto vestito da clown li regalava ai bambini che desideravano uno, sebbene erano pochi i genitori a concedere un giocattolo che rischiava di riempire la loro casa di coriandoli quotidianamente.
Il gazebo nell'area sud, il più grande, era quello che faceva da zona di arrivo e di partenza per coloro che raggiungevano l'evento dal fronte. Sia che dovessero arrivare e andare con una passaporta, sia che usassero la Materializzazione, era quella la zona che avrebbero dovuto utilizzare. Si capiva anche per il maggior numero di Auror che lo presiedeva.
Non era comunque l'unico punto con molta sicurezza. Gli Auror erano ad ogni angolo e pattugliavano ogni strada, controllavano tutti gli ingressi e, oltre che a piedi, si muovevano anche in volo, per garantire una certa sicurezza a coloro che utilizzavano i cigni volanti. Per la spesa sembrava non si fosse badato a spese.
Era domenica pomeriggio, l'ultimo giorno della fiera. In tanti avevano già visitato quei viali il giorno precedente, ma molti sembravano non averne mai abbastanza, per cui il posto era sufficientemente affollato. Per di più alcune locandine e volantini sparsi ovunque annunciavano che alle prime luci della sera si sarebbe tenuto un suggestivo spettacolo di fuochi d'artificio. Le strade, quindi, pur non essendo piene, avevano non pochi avventori. L'atmosfera era comunque tranquilla e rilassata, con risate e chiacchiericcio.

Evento terminato

Grazie a tutti gli utenti per la partecipazione. Speriamo che questa finta ambient abbia divertito a sufficienza. L'importante, dopotutto, era permettere a tutti coloro che si trovavano a corte di giocare l'evento, in qualsiasi forma.

Assegnazione punti esperienza

- Sir Connor Joseph Fawley > 13 exp
- Lord Egan Blake Gaunt > 13 exp
- Dama Titania Avonlea Gaunt > 13 exp
- Caporale Fionn Layton Montague > 13 exp
- Sir Aster Alexander Burke > 13 exp
- Damigella Sirona Verbeia Morrigan Parkinson > 13 exp
- Capitano Cale Hasan Moody > 13 exp
- Damigella Mabelle Cordelia Lisette Evanna Redfyre > 13 exp
- Madama Angelica Vanessa Ophelia Leonhart > 12 exp
- Lord Evan Domeric Brandon Aleister Rosier > 12 exp
- Sir Zacharias Albion Greyson Zabini > 12 exp
- Colonnello Tyrion Janney Deschamps > 12 exp
- Lord Duncannon Tevin Gaunt > 12 exp
- Lady Alisea Clemence Emily Dumont-Phoenix del Devonshire > 12 exp
- Miss Janice Leona Longbottom > 12 exp
- Miss Camila Hanna Ofelia Abbott > 12 exp
- Sir Arlo Vincent Livingston Abbott > 12 exp
- Sir Bryon Murchadh Balduino Abbott > 12 exp
- Miss Eluned Potter > 12 exp
- Damigella Eilidh Weasley > 12 exp
- Tenente Edmund Longbottom > 12 exp
- Lady Adele Elsie Greengrass > 3 exp
- Sir Ronald J. Keane > 3 exp

Gennaio era ormai iniziato da un po', ma per ora lo si poteva definire un mese piuttosto tranquillo. C'erano stati incidenti, specialmente dovuti al maltempo, ma nelle prime due caste del regno non c'erano stati morti. La guerra contro Goblin e Giganti era in un momento di stallo in cui nessuna delle due parti avanzava o retrocedeva di un passo, quella in India era praticamente conclusa, anche se non si parlava di un ritorno delle truppe a breve, visto che si doveva mantenere il confine e i ribelli della Relenteless non si facevano sentire sin da Natale. Insomma, era proprio il momento giusto per festeggiare e nel Regno nessun evento era atteso come il matrimonio tra Lord Carrow delle Highlands e Lady Malfoy. Si trattava di un matrimonio tra importantissimi membri dell'alta società, nonché il matrimonio di un Lord di Regione. Ci si aspettava un certo sfarzo.
Sfortunatamente i piano vennero cambiati quasi drasticamente. Uno scoppio in una miniera nelle Highlands, infatti, e la successiva morte di moltissimi cittadini di quella Regione portarono Lord Carrow a prendere una drastica decisione. Non poteva più sposarsi. Ovviamente amava ancora Lady Malfoy, quindi non si trattava di un annullamento del loro contratto di fidanzamento, ma solo di un considerevole ritardo. Il Lord non poteva certo festeggiare con un disastro nella propria Regione. Quando la notizia dilagò, comunque, nelle caste alte del si diffuse un certo malcontento. Dopo mesi di paura, il solo Ballo di Capodanno non era bastato a calmare gli animi, quindi ci voleva un diversivo, qualcosa che li divertisse e tenesse occupati per qualche giorno.
A risolvere la situazione ci pensarono le famiglie Moody e Scamander. Durante il periodo natalizio la famiglia Moody aveva annunciato ben due fidanzamenti. Venne fuori che Miss Dione Moody e Sir Lloyd Scamander, nonostante l'ufficializzazione ottenuta solo durante le feste, erano fidanzati già da tempo, quasi da quando i loro rispettivi gemelli si erano fidanzati e poi sposati. Non vedevano quindi l'ora di convolare a nozze, soprattutto perché Miss Dione aveva praticamente tutto pronto. Mancava solo l'abito. I migliori sarti del regno, quindi, lavorarono senza sosta e, nella giornata di giovedì era tutto pronto.
La cerimonia nunziale si tenne il 20 di gennaio, in una piacevolissima giornata di sole. Il sole, in realtà, era rimasto ben visibile solo per qualche ora. Abbastanza da permettere in tutta tranquillità che la chiesa di Westminster si riempisse dii membri dell'alta società, che poi defluirono al termine della messa verso le proprie carrozze con ancora gli ultimi raggi di sole che spuntavano dalle nuvole che preannunciavano il proseguimento del maltempo stagionale.
Gli ospiti erano stati accolti a Palazzo a partire dalla sera di venerdì, in modo tale che chiunque dovesse portare a termine incarichi lavorativi o lezioni, poteva tranquillamente farlo prima di recarsi a palazzo. Per l'occasione, infatti, tutti i membri delle prime due caste del regno erano stati invitati in automatico, insieme, ovviamente, alla famiglia Reale. Gli Auror stanziati al fronte erano invitati a lasciare le proprie posizioni nella mattinata del giorno scelto per le nozze, gli studenti, invece, erano stati prelevati da scuola sin dalla sera del venerdì. Non tutti gli studenti avrebbero lasciato la scuola. Al ricevimento, infatti, potevano partecipare solo coloro che avevano già compiuto i quindici anni e gli eventuali Lord di Regione o Capofamiglia, se ancora studenti. Tutti gli studenti più giovani e che, quindi, non avrebbero potuto partecipare ai festeggiamenti, avevano scelto di rimanere a scuola, per evitare il viaggio serale. Gli sposi, poi, potevano anche selezionare qualche popolano a loro più vicino, affinché partecipasse alle nozze, sebbene i popolani non si sarebbero fermati a palazzo per il weekend, ma avrebbero dovuto far ritorno alle proprie abitazioni al termine delle celebrazioni. I popolani, comunque, erano sempre molto pochi.
Durante la cerimonia nuziale, dunque, tutti gli invitati sedettero nella navata principale dell'Abbazia di Westminster. Le prime due file erano dedicate alle famiglie degli sposi ed alla famiglia reale, poi in quelle successive sedevano altri parenti meno stretti e gli amici più intimi degli sposi. A seguire, poi, senza un ordine specifico sedevano tutti gli altri. Solitamente, comunque, chi aveva con sé dei bambini piccoli sedeva sul fondo, in modo che eventuali rumori provocati dai bambini non disturbassero la cerimonia.
Una volta che lo sposo ebbe baciato la sposa, mettendo fine alla cerimonia, tutti si spostarono a Buckingham Palace per il ricevimento. Visto il clima invernale, il ricevimento venne allestito nel Salone da Ballo. Era la scelta migliore. Dopotutto gennaio era fin troppo freddo per un ricevimento all'esterno e la pioggia batteva incessante. Avevano avuto tregua solo per qualche ora la mattina ma, appena le carrozze giunsero a palazzo, già una pioggerellina molto fitta iniziò a farsi sentire, che si fece sempre più battente con il passare delle ore. All'arrivo, quindi, gli ospiti trovarono ad accoglierli i servitori del palazzo. Accompagnavano all'interno tutti coloro che arrivavano, indicando ai più piccoli la zona predisposta con loro, dove le balie li attendevano, agli adulti la via del Salone. L'intero Salone era pieno di tavoli rotondi, disposti appositamente per il rinfresco. I tavoli erano di diverse dimensioni e potevano ospitare da un minimo di otto ad un massimo di dodici persone l'uno. Avevano delle doppie tovaglie quadrate, grandi a sufficienza da ricadere lungo i bordi.
Siccome era ancora presto per mangiare, gli ospiti erano liberi di scegliere se sedersi ai tavoli a loro assegnati, oppure se girare liberamente per la stanza. Ciò diede modo anche agli sposi di girare fra gli invitati, salutando tutti i presenti e facendosi fare le congratulazioni. Ad allietare quei momenti c'era anche un sottofondo musicale, con un gruppo di archi e ottoni posizionato in disparte. Gli strumenti erano incantati per suonarsi da soli, ed emettevano una musica leggera ma frizzante. Quando tutti gli ospiti furono arrivati da una mezz'ora circa, ormai si era fatta l'ora di cena. Il pasto da numerose portate era stato servito da uno squadrone di camerieri in livrea. La musica si interruppe durante la cena, lasciando la possibilità di mangiare in maniera tranquilla e conversando con le persone sedute al proprio stesso tavolo.
Finita la cena, gli sposi raggiunsero il centro della Sala, lasciato appositamente vuoto, per il loro primo ballo da marito e moglie. Per un'intera canzone ballarono da soli, sotto gli occhi di tutti. Solo con il cambiare della musica, i due vennero raggiunti dalla Regina Victoria e dal Principe Edward, i quali vennero ben presto seguiti da molti altri. Mentre i più si alzavano per ballare o semplicemente conversare, i tavoli del ricevimento vennero fatti lentamente sparire e la zona adibita a pista da ballo notevolmente allargata. Come di consueto, vennero adibiti comodi divanetti per chi desiderava sedersi e, ai lati della stanza, tavolate di dolci eleganti e bevande alcoliche e non.
A questo punto, a tutti gli ospiti venne data la possibilità di restare seduti, girare liberamente per la sala, danzare o mettersi a chiacchierare in piena libertà. Cosa di cui stavano traendo vantaggio anche alcune fra le più importanti figure del regno. Mentre la Regina accettava un ballo dopo l'altro dai Lord e dagli altri uomini che gliene chiedevano uno, i principi avevano trovato i loro amici con cui passare il tempo. Il Gran Generale se ne stava quasi statuario a bordo pista, con gli occhi fissi sulla posizione della regina. Accanto a lui si trovava il Colonnello Black, e i due stavano parlottando fra loro a voce bassa, tanto che nessuno avrebbe sentito cosa si stavano dicendo. Lord Morgan aveva avviato una conversazione con alcuni altri Lord di Regione suoi alleati a livello politico, e stavano discorrendo di questioni inerenti al governo del regno. Lord Carrow aveva invitato Lady Malfoy, per qualche giro di danze, malinconici perchè non avevano potuto sposarsi, ma certi che avrebbero atteso ancora poco. Lord Caulfield ne era stato sufficientemente felice. Con la sorella impegnata, lui poteva defilarsi verso i tavoli con gli alcolici per ubriacarsi in santa pace.
La torta sarebbe arrivata in seguito, ma per il momento tutti erano liberi di rilassarsi e di godersi la serata.