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Per una donna di classe, qualsiasi modo di cavalcare che non sia all'amazzone è considerato volgare ed abbastanza disdicevole. Certamente nulla vieta alle donne delle prime due caste di cavalcare ugualmente come fanno gli uomini, ma sarebbe preferibile che lo facessero lontano dall'occhio pubblico, per evitare spiacevoli commenti su di loro e sull'educazione impartita dalla loro famiglia. Ovviamente, se alle donne in questione non importa nulla dei commenti altrui, possono comunque cavalcare come meglio preferiscono. A causa di questo modo di vedere le cose, le donne delle prime due caste non potrebbero mai partecipare a competizioni di equitazione insieme agli uomini, siccome il modo di cavalcare a loro richiesto non permette di compiere in sicurezza salti o altri particolari movimenti. Non ci sono problemi, invece, ad effettuare competizioni che coinvolgano solo donne, che tuttavia non prevedono lo stesso livello di spettacolarità che ci si può aspettare dalle competizioni fra uomini. Questo perché, anche con una sella ben incantata, è comunque pericoloso effettuare movimenti troppo bruschi per una donna che cavalca all'amazzone. Per quanto riguarda le donne del popolo, invece, non ci sono grosse problematiche. Certo, se appartengono ad un ceto elevato si faranno vedere in giro solamente a cavalcare all'amazzone, per una questione certamente di apparenza. Ma le donne di ceto medio basso, o coloro che fanno dell'equitazione un mestiere, possono cavalcare come meglio preferiscono. E se lo desiderano, possono anche partecipare alle stesse competizioni degli uomini, sebbene non verrebbero mai guardate con lo stesso livello di stima di un fantino uomo, essendo appunto delle donne. Dunque possiamo dire certamente che, nella tua domanda, hai già intuito da sola la risposta. Alle donne delle prime due caste è concesso meno rispetto agli uomini di pari casta, mentre invece le donne popolane non hanno delle vere e proprie restrizioni riguardo alle discipline da svolgere a cavallo.
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