Fallen king

Caesar ed Everard

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    23 Anni · Popolano · Giocatore di Quidditch · Portfolio
    Caesar Augustus Nimbus
    Caesar era come un gladiatore ed il campo da Quidditch la sua arena. Ma, allo stesso tempo, quel campo da Quidditch era il suo regno. D'altronde portava un nome degno di un imperatore romano. Era così che si sentiva il Nimbus quando giocava a Quiddtch, che fosse per allenamento o per una partita, ed essendo il Cercatore sapeva che molti occhi dovessero inevitabilmente puntarsi su di lui. Era lui la stella da cui dipendeva dare il grosso dei punti alla propria squadra. E quindi spesso anche la vittoria. Tuttavia Caesar sfruttava il suo ruolo anche per mettersi in mostra e donare uno spettacolo ai suoi tifosi con manovre tanto abili quanto acrobatiche. E la sua abilità nel volo era innegabile, non a caso era il Cercatore titolare dei Gladiatori del Lancashire. Quel giorno durante la partita contro i Falchi delle Highlands però, proprio durante una delle sue acrobazie spericolate, non era riuscito a vedere un bolide ce l'aveva colpito in pieno facendogli perdere l'equilibrio e la sua salda presa dalla sua scopa facendolo precipitare al suolo. Fortunatamente mentre stava cadendo era riuscito a far discendere quanto possibile la scopa, il che gli aveva permesso di fare un volo meno alto ma, ad ogni modo, era caduto su un braccio. Il suo urlo di dolore fu chiaramente udito, la partita si fermò e un medimago ed il suo allenatore arrivarono da lui per controllare il suo stato di salute. A vista aveva chiaramente un braccio e una gamba rotte perciò si decise di spostarlo al San Mungo per curare al più presto il suo infortunio. "Posso ancora giocare!" Esclamò ma in quelle condizioni anche lo stesso Caesar avrebbe fatto fatica a crederci. Ma l'adrenalina della partita e la voglia di vincere gli avevano completamente offuscato la mente. L'allenatore e i medimaghi li presenti infatti erano unimamente d'accordo sulla loro decisione di mandarlo in ospedale. "N... non voglio andarmene... non posso... non voglio perdere!" Si lamentò sconcertato e indignato dal fatto che non avesse nessuna voce in capitolo a riguardo. "Quell'idiota della riserva non potrà mai sostituirmi. Voi avete bisogno di me!" Continuò ancora più infervorato quando l'allenatore gli fece notare che avessero un giocatore di riserva che poteva prendere il suo posto. Chissà come gioiva quel maledetto! Quando l'avrebbe visto gliene avrebbe dette quattro! Ad ogni modo le lamentele di Caesar furono completamente inutili. Se voleva essere utile alla squadra doveva capire quando fosse il momento di fermarsi, farsi curare ed essere di nuovo tutto intero al pù presto. Così gli disse l'allenatore costringendolo a zittirsi ma senza nascondere un espressione irritata proprio poco prima di venir materializzato al San Mungo. Arrivato al pronto soccorso l'espressione del Nimbus non era cambiata di una virgola. "Non posso crederci!" Sbottò poi di colpo con fare estereffatto. "Loro credono di poter fare a meno di me... di me, capito?" Continuò alzando la voce con fare sconcertato quanto melodrammatico rivolto al povero Medimago che l'aveva portato lì mentre attendevano che una infermiera andasse a trovare un Medimago che potesse occuparsi delle fratture del Cercatore dei Gladiatori del Lancashire. "Allora? Quanto ci vuole perchè qualcuno mi curi? Devo tornare in campo e vincere quella dannata partita!" Continuò poi a lamentarsi con fare impaziente. Il Nimbus pareva parecchio irritabile e impaziente per la sfortuna del Medimago che avrebbe dovuto curarlo.

    I don’t want to be good. I want to be great.


    Edited by -Bard- - 14/2/2024, 17:57
     
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