Unexpected encounters

Fayette and Caroline

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    FAYETTE JULIANNA MAYFIELD
    L'aria, in quella prima mattina stranamente chiara e poco nuvolosa di fine maggio, aveva un non so ché di profumato: sapeva di erba bagnata dalla rugiada formatasi durante la notte, di fiori e dell'acqua dolce del lago nero, la cui brezza arrivava gentile sospinta dal vento proveniente da sud. Fay aveva deciso di approfittare di quella mattina libera per andare a leggere sulle rive del lago e godere di un po' di respiro dopo gli eventi degli ultimi mesi: suo zio chiunque-ormai-sapeva-chi era stato condannato a reietto, sua zia Daphne e suo cugino Ray riportati nella casta dei popolani e dovevano ringraziare che non avessero fatto una fine peggiore e che non gli avessero sequestrato ogni singolo bene e sterlina, come le aveva non troppo sottilmente fatto notare Sir Zacharias Zabini il mese prima, all'uscita per le vacanze di Pasqua.
    Doveva ammettere che era anche contenta che sua zia si fosse liberata di quel fardello che doveva chiamare marito: un marito era una buona cosa se lavorava duro per la famiglia, ma se si copriva di ridicolo e la portava sul lastrico era meglio liberarsene, o per lo meno quelli erano stati i bisbigli rabbiosi di sua madre a Pasqua, solo per zittirsi allo sguardo d'avvertimento di suo padre.
    Non che Fayette potesse davvero capire, non essendo sposata - o fidanzata - cosa davvero provava zia Daphne o sua madre a vedere la situazione si sua sorella, però capiva il peso che tutto quell'avvenimento stava scagliando su ognuno di loro e sperava davvero che il prossimo motivo di chiacchiericcio arrivasse il prima possibile.
    Continuava a perdersi in questi pensieri mentre, mogia, scendeva le scale prima e la strada sterrata verso il lago poi, guardandosi intorno per scegliere un punto non troppo vicino all'acqua - non aveva voglia di bagnarsi, che fosse volontariamente o per lo scherzo di qualche abitante delle acque e non -, ma un poco isolato, in modo da poter leggere in pace per un paio d'ore all'ombra.
    Fu poco più avanti che trovò un albero adatto e, tirando fuori dalla borsa la coperta che aveva preso dalla stanza e la propria bacchetta, mormorò «Impervius» con un lieve movimento della bacchetta, prima di stendere la coperta ora impermeabile a terra e accomodarcisi sopra. Tirò poi fuori la sua copia consunta - dagli anni e dalle costanti riletture - del suo romanzo d'amore preferito, e i biscotti alla cannella che era riuscita a farsi mandare da casa, addentandone uno e non potendo non ridacchiare già dalle prime frasi. Sapeva quel romanzo ormai a memoria, ma ogni volta a rileggerlo era come la prima.
    Ora sperava solo che nessuno la disturbasse e tutto sarebbe andato benissimo.

    RF: 168 - 9 = 159
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    Caroline Morgana Brooms
    La fine del secondo anno di scuola era ormai vicina, mancava poco più di un mese. Voleva dire che ormai Caroline era a Hogwarts da due anni scolastici quasi interi. Durante quel tempo aveva imparato moltissime cose e no, non si trattava di nozioni studiate in classe: i compiti glieli faceva sempre qualcun altro e lei aveva di meglio a cui pensare che studiare. Il motivo per cui era voluta andare a Hogwarts era per essere circondata dal meglio del meglio della giovane aristocrazia del regno. Principi, nobili, alti funzionari tutti a portata di mano. Ed il motivo per cui aveva insistito, pestato i piedi, urlato e fatto anche un finto sciopero della fama pur di andare a Hogwarts era stato per poter conoscere Lord Malfoy. Dalla prima volta in cui aveva visto una sua foto su un giornale quando erano bambini aveva avuto una cotta per lui ed aveva desiderato sposarlo. Era andata a Hogwarts per lui, per conquistarlo e fargli capire che lei sarebbe stata una perfetta Lady Malfoy. E invece David aveva rovinato tutto. Non aveva atteso nemmeno che finisse il Banchetto di Inizio Anno per mettersi in mezzo e cercare di metterle contro Lord Malfoy. E dunque Caroline aveva acquisito un nuovo obiettivo per i suoi anni scolastici: rovinare suo fratello. Da quello che aveva capito David aveva una buona reputazione dentro la scuola e lei aveva tutta l'intenzione di distruggerla. Lo aveva provocato più volte a colpirla per poi passare per un angioletto che non aveva fatto niente di male. Ora tutta la scuola guardava male David ed in tantissimi lo consideravano solamente un violento. Chiaramente si trattava proprio di ciò che Caroline voleva ed aveva sperato di ottenere. Ma la cosa positiva era che l'anno scolastico era quasi finito e per suo fratello sarebbe stato l'ultimo. Gli aveva rovinato la reputazione, aveva portato tanta gente a guardarlo con disprezzo e giudicarlo. Ed ora se lo sarebbe anche levato dai piedi e sarebbe stata libera di avvicinarsi a chi voleva quando lo voleva. Non ci sarebbe più stato quello scocciatore a mettersi in mezzo se provava ad avvicinarsi a Lord Malfoy o a chiunque altro potesse farle comodo. In fondo con David fuori dai piedi restavano solo alcuni dei Tassorosso più grandi a poterle mettere i bastoni fra le ruote. Questo perché purtroppo alcuni di loro conoscevano bene David e quindi lo avrebbero difeso davanti a qualsiasi cosa Caroline avesse provato a fare. Aveva intenzione comunque di inventarsi qualcosa per mettere nei guai Sophie Liddell l'anno successivo, specie dopo come si era comportata al Carnival di Hogsmeade. Indubbiamente quella ragazza purtroppo onnipresente era la sua più grossa preoccupazione riguardo all'anno successivo ma aveva intenzione di indagare un pochino anche su altri Tassorosso degli ultimi anni per essere sicura di vedere chi di loro poteva essere manipolato e da chi invece era il caso che girasse al largo. Una simile occasione si presentò in una giornata di fine maggio in cui stava passeggiando lungo la riva del lago insieme ad un paio di amiche. Una di loro indicò in lontananza la ragazza seduta sotto un albero a leggere, dicendo che era Fayette Mayfield, imparentata con quei Beauchamp. Caroline ridacchiò insieme alle altre. Ovviamente quando c'era da prendere in giro qualcuno lei era sempre in prima fila. Anche se non lo faceva mai in faccia alle persone a meno che non le avesse etichettate inutili ai suoi fini oltre ad accertarsi prima di tutto che si trattasse di persone che non avrebbero fatto la spia sul suo conto. Con tutti gli altri invece si comportava da angioletto innocente davanti per poi deridere alle spalle. Ovviamente anche a quella Tassorosso aveva rivolto lo stesso trattamento: risate alle spalle quando usciva l'argomento di conversazione con le sue amiche. Ciò voleva dire perciò che non ci aveva mai davvero parlato e che non le aveva mai riso in faccia. Questo andava a suo favore visto che ora aveva tutta l'intenzione di avvicinarla e vedere se poteva magari riuscire a farsi un'alleata contro David che avrebbe potuto sfruttare l'anno successivo per tenere a bada Sophie. *Voi tornate al castello, qui ci penso io. Tranquille che poi vi racconto tutto, lasciate fare a me.* disse alle sue amichette sottovoce con tono cospiratorio. Le altre ragazzine non parvero molto contente di essere state allontanate ma comunque accettarono e stavano ridacchiando mentre si allontanavano per rientrare verso il castello. Ciò lasciava Caroline da sola. Quel giorno stava indossando un abito semplice ma di buona fattura, di tessuto leggero e dei colori di Serpeverde: verde e argento. L'orlo della gonna toccava i fili d'erba ad ogni passo che Caroline faceva sul prato ben curato per raggiungere la giovane che si trovava seduta sotto l'albero ad una distanza ormai sempre minore. Quando l'ebbe raggiunta si fermò davanti a lei. *Ciao, ti disturbo? Ti volevo chiedere una cosa.* le disse con un sorriso gentile ed amichevole. Quel tipo di recita le veniva così bene da sembrare completamente naturale. Era con questo atteggiamento che aveva portato dalla sua parte moltissime persone a scuola e poi si era trovata un gruppetto di amiche che apprezzassero anche i suoi lati tutt'altro che gentili e la seguissero volontariamente. In quel momento però era importantissimo tenere in piedi la recita e mostrare a quella ragazza l'angioletto che Caroline sapeva far credere di essere quando voleva. Solo così avrebbe potuto indagare a fondo e scoprire quello che le sarebbe certamente servito per vivere in pace il successivo anno scolastico. Avrebbe condotto Hogwarts ai suoi piedi e Lord Malfoy sarebbe stato suo di certo, Sophie Liddell non poteva fare assolutamente niente per impedirglielo.

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    FAYETTE JULIANNA MAYFIELD
    La fine del suo penultimo anno era ormai davvero a un passo da lei - poco meno di un mese e qualche giorno, a conti fatti - e Fayette doveva ammettere di star aspettando quella data con un eguale misura di aspettativa e terrore. Da una parte l'anno a venire si prospettava il più impegnativo della sua vita, con i MAGO da superare e l'ovvia quantità di lavoro che avrebbe dovuto sostenere, dall'altra sperava che a un anno dall'inizio della inarrestabile discesa dei Beauchamp, il resto del mondo magico finalmente trovasse un nuovo argomento di cui bisbigliare. E quindi che, finalmente, l'unica cugina attualmente ad Hogwarts potesse finalmente godere di un po' di pace.
    Certo era che nell'ultimo anno non era l'unica su cui si erano riversati fiumi di voci e bisbigli: tra la morte del Re Consorte e le varie cose piccole e grandi che stavano accadendo dentro e fuori le mura di Hogwarts, le malelingue potevano star certe di non avere mai alcun problema a trovare qualcosa di cui sparlare. Ma in realtà non solo le malelingue, anche i semplici comuni mortali lettori di Strega Moderna come Fayette ammetteva tranquillamente di essere, non rimanevano quasi mai senza nulla di cui chiacchierare. Il che, ora che si trovava dalla parte "chiacchierata", era effettivamente pesante, e davvero poco divertente.
    Aveva letto, in una delle ultime lettere di Allen, di una strana parola - "karma", se non ricordava male -, che indicava una ciclicità negli eventi della vita. Quindi, come le aveva scritto suo fratello dalla sua ultima traversata in oriente, chi fa cose sbagliate poi ne raccoglie le conseguenze.
    Il che sì, era tutto molto interessante, ma... Perché stava pagando lei le conseguenze delle gesta poco onorevoli di suo zio? Perché aveva pagato Charlotte, e zia Daphne? Chi era la persona da incolpare davvero per tutta questa sequela di problemi? L'avrebbe mai scoperto? Chissà. Qualunque fosse la realtà comunque Fay era stanca di questo "karma" e sperava che iniziasse presto a girare.
    Fu un inaspettato rumore di passi a distogliere la sua fervida attenzione dalle sue rimostranze interne verso la vita, portandola a voltare di poco il viso verso destra, lasciando che solo la coda dell'occhio puntasse la fonte del rumore, e notò subito tre giovanissime studentesse, di cui due intente ad allontanarsi, mentre quella che rimaneva era un viso che Fayette negli ultimi due anni aveva imparato a riconoscere.
    Caroline Brooms, la sorella minore del suo famoso compagno di casa, David Brooms.
    Fay, da persona che da tempo aveva varie pettegole tra le sue conoscenze, aveva sentito varie voci sulla giovane, ma quella più insistente era sicuramente quella del suo cattivo rapporto con il fratello. Sinceramente Fay non aveva mai avuto nulla da ridire sul contegno di David, era sempre stato un compagno di casa esemplare, ma era anche la sorella minore di cinque, e sapeva che le cose a casa potevano rivelarsi difficili. Per questo aveva evitato l'argomento come la peste, e s'era tenuta ben lontana dal drama familiare dei due Brooms.
    Detto ciò il visetto carino di Caroline, mentre la giovane si avvicinava con un sorriso tranquillo, non poteva essere quello di una bugiarda, quindi sperava solo che prima o poi i due appianassero le divergenze.
    «Ciao, certo che non disturbi! Caroline, giusto?» domandò, prima di spostarsi di un po' per farle spazio sulla coperta; «Siediti e chiedi pure, e tranquilla è impermeabilizzata» sorrise infine, facendo un lieve pat pat alla coperta.
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    Caroline Morgana Brooms
    C'erano tante cose che si potevano dire di Caroline. Sicuramente che fosse una bravissima attrice era una di queste. Avrebbe avuto un ottimo futuro nella Gilda degli Intrattenitori se non avesse già avuto in mente di sposare un Lord di regione e fare la nobile mantenuta per il resto della sua vita. Il sorriso che sapeva mostrare quando lo desiderava però era davvero impareggiabile visto che con esso riusciva a fregare chiunque e ad ottenere sempre quello che voleva dalle persone che aveva attorno. Ovviamente non funzionava su David, su quelle scocciatrici delle sue amiche e da un po' di tempo aveva smesso di funzionare anche su Carter Liddell. Ma su chiunque altro aveva sempre l'effetto che Caroline maggiormente sperava di ottenere. Lo stesso successo avevano le sue lacrime quando ne mostrava piangendo a comando come solo lei e gli assi delle migliori compagnie teatrali sapevano fare. In quel momento però non era tempo di lacrime, o meglio non lo era ancora. Chissà magari sarebbe arrivata anche a quelle ad un certo punto. Per ora comunque sembrava che il sorriso avesse infinocchiato a sufficienza quella sempliciotta di una Tassorosso e tanto bastava. Quella infatti la invitò a sedersi accanto a lei e le fece spazio. Subito Caroline ne approfittò e sedette a terra in una posa composta, con le gambe piegate poggiate a terra l'una sopra l'altra. Con la schiena dritta e le mani poggiate sulle gambe, Caroline sedeva come una signorina per bene che aveva ricevuto un'educazione esemplare. In realtà nessuno l'aveva mai educata a comportarsi in quel modo ma era sempre stata solo una sua scelta per apparire più importante e darsi più arie davanti alla gente che aveva meno di lei. *Ti ringrazio sei molto gentile.* disse con un altro sorriso all'invito a sedersi con lei. *Esatto sono Caroline Brooms.* confermò la propria identità. *E tu sei Fayette, giusto? Ho sentito persone parlarti dietro, dovrebbero davvero farsi gli affari propri.* chiese conferma anche dell'identità dell'altra anche se sapeva benissimo chi lei fosse: Caroline infatti era la prima a riderle alle spalle per via della situazione dei Beauchamp. Ma ovviamente in quel momento stava cercando di apparire delicata e dolce con un fiore appena colto e dunque non poteva che mostrarsi orripilata dal comportamento ignobile che avevano quelle persone cattive che parlavano alle spalle di qualcuno. Ovviamente Caroline sapeva già quale fosse l'argomento di conversazione al quale voleva arrivare ma aveva deciso di prendere la cosa alla larga per evitare di sembrare troppo ovvia e farsi quindi scoprire. Decise quindi di fingersi interessata alla situazione dell'altra ragazza. *Come stai? Non deve essere piacevole trovarsi nella tua situazione.* si sincerò quindi. Ovviamente non gliele poteva importare di meno, ma la sua fronte si corrugò appena in un'espressione preoccupata e quasi rattristata, che riuscì ad imitare alla perfezione anche con gli occhi. Se tutto fosse andato come aveva calcolato, presto sarebbero arrivate a parlare di David. E poi a quel punto Caroline avrebbe cominciato a fare la vittima e si sarebbe portata una persona dalla sua parte.

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    FAYETTE JULIANNA MAYFIELD
    Per essere una popolana come lei, Caroline aveva un bel portamento: era chiaro che, o era stata estremamente ben educata in etichetta - cosa che Fay dubitava, considerato che David era sempre stato un tipo estremamente alla mano - o teneva particolarmente alla sua immagine, e la Mayfield pensava fosse la seconda. Anche solo per i bisbigli riguardo la corte serrata che la Brooms stava facendo a Lord Malfoy del Kent.
    Fayette doveva ammettere che non avrebbe mai puntato a un Lord, nemmeno se si fosse innamorata a prima vista con un colpo di fulmine devastante come quello che l'aveva presa per Archie Jones al primo anno. Era improbabile che una tale unione potesse essere ben vista, ma, soprattutto, c'erano parecchie possibilità che il nobile in questione venisse fatto reietto per aver sposato una popolana. Per non parlare dei Malfoy, che erano una delle famiglie più tradizionaliste d'Inghilterra.
    E, comunque, fatto reietto il Lord maritato a una popolana... quali erano le possibilità che anche la popolana non venisse fatta reietta? Certo, Lord Malfoy era il Lord del Kent... ma non era opinione di Fay che il resto della famiglia rimanesse ferma a guardare il loro lord commettere una simile "mancanza" nei confronti della loro amata tradizione. Insomma, era la stessa famiglia che vietava ai loro cadetti di sposarsi! Comunque, non erano affari di Fay la presunta cotta di Caroline, né altro.
    L'unica domanda era cosa volesse Caroline da lei, visto che era ben noto che Fay ormai passasse parecchio tempo con Sophie Liddell e quindi, di conseguenza, anche abbastanza tempo con David Brooms. Non poteva in alcun modo essere definita una "amica intima" di David, ma i rapporti erano sempre stati cordiali e ora potevano essere definiti tranquillamente amichevoli. Quindi ora Fay era sinceramente curiosa di questo avvicinarsi di Caroline.
    Volente o nolente comunque la prima frase della giovane serpeverde la fece arrossire un poco, alla menzione delle persone che le parlavano dietro, e dovette fare un po' di forza su se stessa per risponderle il più diplomaticamente possibile: «Oh, grazie sei molto gentile. Purtroppo è naturale per le persone essere curiose, immagino che sia un difetto che hanno più o meno tutti» buttò la prima scusa che gettava sempre a chiunque menzionasse l'argomento, sistemando una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
    «Comunque davvero grazie» rincarò la dose, sorridendo.
    Di solito chi le rivolgeva la parola, a seconda della sua casta - nobili e alti funzionari, o popolani - tendeva a non nascondere i propri sentimenti in merito ai fatti dei Beauchamp, oppure a non menzionare assolutamente la cosa nemmeno sotto tortura. Solitamente questi ultimi erano i popolani, che sapevano bene che quali che fossero i loro sentimenti in merito ai Beauchamp, Fayette Mayfield, nipote di Ludomir Diggory, aveva ben poco da temere da chiunque non fosse in una casta più alta della sua; ma tutti tra i popolani avevano da temere dell'antipatia di Sophie Mayfield nata Diggory.
    Quando la ragazzina, mostrandosi preoccupata per Fay, si sincerò comunque della sua situazione la Mayfield si rilassò un poco: le pareva davvero sincera - se non lo fosse stata era un'ottima attrice, di un livello da gilda degli artisti - e quindi disse: «Sto molto meglio, purtroppo la vita a volte riserva cose brutte. Comunque a breve ci sarà l'estate, con i suoi matrimoni ed eventi, quindi il mio ruolo di stella del pettegolezzo sta per venire al termine. Anche se a prendere la torta dei pettegolezzi al momento sarebbe un fidanzamento dell'erede al trono o di una delle principesse» spiegò, immaginando il cataclisma che sarebbe successo a scuola se due studenti serpeverde in particolare, casualmente un certo Lord del Kent e una certa Principessa Reale fossero stati fidanzati dalle rispettive madri.
    La povera Caroline qui a fianco probabilmente si sarebbe strappata i capelli, se era vero che il Lord del Kent le piaceva così tanto.
    «Ma sto parlando solo io! Dimmi di te, i primi anni ad Hogwarts sono sempre i più belli, senza lo stress dei GUFO e dei MAGO» domandò quindi, portando il discorso sull'altra ragazza, per vedere se questa visita improvvisa dovesse sbocciare in qualcosa.

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    Caroline Morgana Brooms
    Quando c'era qualcosa o qualcuno che a Caroline poteva servire era ovvio che la ragazzina si mettesse di puro impegno per riuscire a raggiungere il suo scopo. Aveva intenzione di fare quanto in suo potere per mettere la Mayfield dalla sua parte in quella lotta continua e perenne che la ragazzina aveva nei confronti del fratello maggiore. Perché quell'anno scolastico era quasi arrivato al termine e poi David sarebbe uscito da scuola ma Sophie sarebbe rimasta ed avere qualcuno da poter usare contro di lei sarebbe stato certamente molto utile. Nonostante lei fosse sempre la prima a parlare di Fayette alle sue spalle quindi la avvicinò dicendo che erano orribili le persone che le parlavano dietro. E fece un tale visino da angelo mentre diceva quelle parole che non poteva sembrare altro se non pienamente sincera. Era evidente comunque che la ragazza più grande non dovesse essere felice di parlare di quell'argomento. Caroline comunque si accomodò con gesti eleganti quando le venne offerto del posto sulla coperta su cui sedeva l'altra e poi si finse interessata a sapere come stava l'altra ragazza. Ovviamente non gliene poteva fregare di meno ma il suo volto allenato a mentire mostrava un'espressione di preoccupazione e quasi di rammarico. *Sono certa che prima o poi i chiacchiericci si spegneranno. Gli studenti devono solo trovare un altro fatto più interessante su cui fare gossip e poi vedrai che ti lasceranno finalmente in pace. In effetti il fidanzamento di qualche principe o principessa sarebbe l'argomento giusto per spegnere tutti gli altri.* commentò dando ragione a quel punto alla ragazza più grande. Se fosse uscito un gossip più succoso riguardo alla caduta dei Beauchamp sicuramente ci sarebbe stato anche un cambio di oggetto dell'attenzione degli studenti della scuola che avrebbero parlato di qualcun altro invece che alle spalle della Mayfield solo per via delle sue parentele. La ragazza più grande poi andò a chiedere anche a Caroline di dire qualcosa di sé e quello era sicuramente il momento migliore per attuare il suo piano e cominciare quindi a dire qualcosa che potesse servirle per sondare il terreno circa la situazione che riguardava suo fratello. *Devo dire che fino ad ora la scuola mi sta piacendo e non mi sembra nemmeno esageratamente difficile. Ma non sono ancora arrivata ai GUFO quindi so per certo che ci sarà ancora molto tempo perché gli argomenti delle lezioni si vadano a complicare.* cominciò a rispondere alla domanda della popolana più grande. Ovviamente per lei era tutto facile perché aveva il suo schiavo personale che faceva i compiti per lei quindi in quel modo era chiaramente più semplice prendere dei bei voti nelle varie materie. Non era stupida quindi nella pratica era abbastanza nella media rispetto agli altri ma nella teoria andava alla grande grazie appunto a qualcuno che facesse i compiti per lei. *Anche se devo dire che sto trovando difficoltà a farmi degli amici. Cioè mi sono creata un gruppetto di amicizie ma non è stato facile. Da quando sono arrivata infatti mio fratello non ha fatto altro che cercare di farmi terra bruciata attorno e mettere in guardia le persone perché mi girassero al largo senza un valido motivo.* cominciò a tirare in ballo David dicendo ovviamente solo la sua versione dei fatti e cioè quella che la vedeva come vittima, per vedere come avrebbe reagito Fayette.

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    Doveva sinceramente ammettere che, di tutte le cose che si era aspettata da questo anno scolastico, di certo il venire in contatto con Caroline Brooms non era tra queste: l'antipatia - anzi, l'odio da ciò che aveva sentito - tra Caroline e David non era da sottovalutare, e in generale, benché non fosse teoricamente difficile entrare in contatto con chiunque ad Hogwarts se si voleva - sì, anche i principi seppure Fayette non ci avesse mai neanche minimamente provato, nemmeno con quelli nella sua casa -, la divisione in Case e di età faceva sì che i circoli in cui si riunivano le persone fossero piuttosto scontati. Popolani con popolani, alti funzionari e nobili tra loro, di età più o meno simili, tendenzialmente della stessa casa.
    Quindi incontrare e parlare con Caroline Brooms, diversi anni più piccola di lei e in una casa diversa - Serpeverde - non era esattamente all'ordine del giorno.
    A meno che una delle due non stesse cercando l'altra, ecco.
    Non che pensasse che Caroline la stesse cercando - a che pro? Non avevano molto di cui spartire, viste le differenze già sopracitate, anche se sul lungo termine poter dire di conoscere una delle poche nipoti ancora socialmente attive di Ludomir Diggory non era così scontato, nella società più benestante popolana - ma di certo Fayette non aveva cercato Caroline.

    Ora però era curiosa di sapere dove sarebbe andata a parare la nascente conversazione.

    Annuì alle prime parole di Caroline, visto che erano esattamente della stessa opinione: presto gli studenti avrebbero avuto altro di che parlare, e lei sarebbe stata libera di ogni attenzione.
    «Sono contenta, non che ne dubitassi, mi sei sembrata una tipa molto sveglia già da quando ho visto il tuo smistamento» sorrise Fayette, e non c'era bugia nelle sue parole: Caroline doveva essere piuttosto sveglia, visto che era stata smistata in Serpeverde, la casa degli ambiziosi non amava gli imbecilli in fondo.
    Certo, era anche una delle case con le personalità più spaventose con cui Fayette avesse mai avuto a che fare - a parte Miss Camila Abbott, ma Camila era spaventosa per tutt'altri motivi - ma questo la giovane Mayfield preferì tenerlo per sé.

    Purtroppo la conversazione prese una piega non inaspettata, ma che le fece improvvisamente scendere il sangue freddo sulla schiena. Ovviamente si era arrivati a David Brooms, e Fay non era affatto sicura di come camminare sul pavimento che le era appena diventato incandescente sotto i piedi; certo, Fay non poteva essere definita una "amica" di David, ma non poteva nemmeno dire di non conoscerlo quel tanto da trovare il comportamento nei confronti della sorella quanto meno bizzarro. Non lo aveva mai visto così astioso verso nessuno in tutti gli anni ad Hogwarts, e sinceramente la cosa l'aveva confusa non poco.
    «Mi spiace sentirtelo dire» rispose, cercando di rimanere neutrale ma allo stesso tempo di confortare la ragazzina: non avrebbe detto una parola contro David - non erano affari suoi i suoi problemi di famiglia, e lei di certo non avrebbe voluto mai sentire qualcuno parlare male dei suoi fratelli - «Io sono la più piccola di cinque, so che a volte le cose in casa si possono fare difficili. Mi spiace vedere che le difficoltà siano state portate anche a scuola. Però guarda il lato positivo: David ormai ha terminato i MAGO, quindi potrete rilassarvi un poco, no?» domandò, sperando che le sue parole la aiutassero.

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    Caroline Morgana Brooms
    Era certa di aver toccato i giusti argomenti nel momento in cui si sentì fare un complimento. Rigirarsi quella Tassorosso sarebbe stato più semplice di quando non avesse inizialmente pensato. Sorrise quindi quando le venne dato della persona molto sveglia. In fondo era vero: sveglia era sveglia. Il punto focale che la riguardava era come decideva di applicare il suo intelletto. Stava praticamente sempre a macchinare qualcosa e cercare di raggiungere un qualche scopo, proprio come stava facendo in quel momento nell'aver avviato quella conversazione. Ma soprattutto stava arrivando lentamente verso il punto focale al quale voleva arrivare a parare. *Ti ringrazio per queste belle parole. Non tutti riescono a riconoscere i miei punti di forza finché non ho modo di dimostrarglieli.* disse questa volta con piena sincerità. Anche se questa volta i suoi punti di forza erano un qualcosa che certamente non sarebbe stato trovato piacevole dall'altra ragazza se vi avesse guardato più a fondo. Ma Caroline non era stupida e sapeva perfettamente che faccia doveva mostrare alle persone con cui aveva a che fare. Se avesse mostrato il volto giusto non si sarebbe mai trovata in situazioni sgradevoli. E sempre per tastare il terreno su cui stava camminando arrivò a menzionare suo fratello David. Era chiaramente quello il punto che trovava più importante nella conversazione: capire cosa l'altra pensasse di David e come avrebbe potuto sfruttarla l'anno successivo per tenerle Sophie Liddell fuori dai piedi. Nel sentire del suo rapporto non esattamente piacevole con il fratello, la ragazza più grande si mise a parlare della sua situazione con i suoi fratelli. Caroline ovviamente non vedeva cosa ciò avesse a che fare con la conversazione che stavano portando avanti. Infatti stavano parlando di lei e dei suoi problemi, non di certo della Mayfield. Ma comunque non si mostrò in alcuna maniera scortese e tenne in piedi la recita quanto più possibile. *La nostra situazione non è solo difficile, è impossibile.* disse con tono quasi sconsolato, scuotendo appena la testa in una recita perfetta. Anche quella non era affatto una menzogna ma doveva far vedere quanto ciò la affliggesse. *Anche se il prossimo anno David non sarà più a scuola, ci saranno ancora i suoi amici. Sophie Liddell, il principe Alfred, Lord Malfoy. E tutti loro sono votati a proseguire nei tentativi di David di tenermi la gente lontana. Soprattutto considerando che tutto ciò che ho sempre desiderato da quando ero bambina era conoscere Lord Malfoy, mentre mio fratello lo ha raggirato così bene che adesso non vuole nemmeno guardarmi in faccia e fugge quando mi avvicino a lui.* disse con tono ancora più triste, cercando di fare il possibile per passare per una vittima. Se fosse riuscita bene nella sua recita, avrebbe potuto ottenere l'appoggio della ragazza nell'anno a venire. Ed in quel modo si sarebbe potuta ben difendere da quello che era un nemico alquanto pericoloso e che minava la riuscita dei suoi piani.

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    FAYETTE JULIANNA MAYFIELD
    La cosa che a Fayette pareva, dopo vari minuti di conversazione, incredibilmente ovvia era che l'astio tra i due fratelli Brooms era assolutamente reciproco, e per quanto non volesse pensare male di David, da sorella minore non poteva non essere che portata a empatizzare con la povera Caroline.
    Non aveva seguito la campagna "anti Caroline" di David - era una di quelle cose a cui non si avvicinava nemmeno con un ramo di tre metri per toccarlo -, anzi aveva fatto di tutto per stare il più lontana possibile da quell'argomento, ma più Caroline andava avanti a descrivere la situazione più Fay non poteva che empatizzare con l'isolamento che la povera ragazzina stava provando.

    Certo, era evidente che avesse molti conoscenti - la vedeva sempre circondata di gente - ma quanti erano amici veri?

    Sospirò pensando a Sophie: lei non sarebbe mai scesa a patti con Caroline, conoscendola, ma ora che la Serpeverde descriveva la situazione un altro campanello d'allarme suonava nella testa della Mayfield, al sentire il titolo di "Lord" associato al cognome "Malfoy", e non poté impedirsi di rabbrividire al pensiero del futuro lord del Kent.
    Non che Lord Malfoy le avesse mai fatto nulla, anzi, era piuttosto sicura di non averci mai manco respirato troppo vicino, però era un Malfoy e i Malfoy avevano una certa fama per un motivo. In più era un mezzo Caufield, e anche quelli avevano una certa nomea per un motivo!

    Il modo con cui Caroline aveva descritto il suo desiderio di incontrare Lord Malfoy, comunque, lasciava pocchi dubbi a Fayette che l'interesse della ragazzina fosse assolutamente romantico, e se la parte romantica di Fayette stava già prendendo appunti per la prossima storia da scrivere, quella più pratica inculcatale a suon di rimproveri da sua madre non poteva che essere triste per la ragazzina. Se anche Lord Malfoy l'avesse ricambiata - cosa che a quanto pareva era improbabile a causa di David - nulla di buono ne sarebbe mai venuto fuori. I Malfoy non avrebbero mai accettato una popolana come Lady, era più probabile che avrebbero avvelenato lei e Lord Malfoy. E, prima ancora che il parentado arrivasse, probabilmente l'attuale Lady Malfoy si sarebbe liberata della inaspettata nuora con la stessa velocità con cui un boccino d'oro si fa i due lati di un campo da quidditch.

    «Purtroppo non penso di poterti consigliare nulla con Lord Malfoy, se non magari di lasciargli un po' di tempo? Una volta che David non sarà più qui, sarà probabilmente più aperto alla possibilità di parlare con te» iniziò, pensando a come tamponare la situazione, e poi aggiunse: «Per quanto riguarda Sophie e gli altri: arriverà il settimo anno anche per loro, Sophie probabilmente diventerà anche capitano della squadra di quidditch di Tassorosso. Non avranno tempo di stare a bisticciare, e se proprio lo trovassero sono disposta a cercare di distrarli per far sì che ti lascino in pace» terminò, sperando di rincuorare un po' la ragazza.
    In fondo avevano tutti diritto a vivere il primo amore in santa pace, anche se finiva in disastro.
    Anche Caroline.
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    Caroline Morgana Brooms
    Possibile che le parole di Caroline fossero state sufficienti per riuscire ad infinocchiare la ragazza con cui stava avendo a che fare? Dopotutto era un'ottima attrice e se il suo obiettivo di fare la ricca mantenuta non fosse andato in porto avrebbe certamente avuto un futuro in qualche compagnia teatrale. Anche se chiaramente il solo pensiero di dover lavorare per guadagnarsi da vivere le dava il ribrezzo. Fece comunque tutto il possibile per fare pena alla Tassorosso e riuscì in qualche maniera a conquistarne le simpatie facendole capire quanto David fosse stato crudele con lei nel fare di tutto per tenerla lontana da una persona per cui lei provava chiaramente dei sentimenti. Ovviamente non aveva dovuto fare troppa fatica nel mentire su questo visto che tutto sommato credeva davvero in quello che stava dicendo. Praticamente era seriamente convinta che il fratello vivesse al solo scopo di rovinare la vita a lei. E condire le sue parole con un po' di dramma fu più che sufficiente per portare l'altra ragazza dalla sua parte. *Davvero pensi che sia fattibile? Io non ho mai fatto nulla contro Lord Malfoy, eppure lui ha iniziato ad evitarmi fin dal Banchetto di Inizio Anno del mio primo anno di scuola. E da allora la situazione non ha fatto altro che peggiorare, specie con David che stava sempre lì a dirgli cattiverie su di me* raccontò mostrandosi quanto più triste possibile in quel frangente. Sapeva che l'altra conosceva David abbastanza ma allo stesso tempo le sembrava essere abbastanza sprovveduta da poter arrivare a darle una mano contro Sophie l'anno successivo. E poi una volta uscita Sophie da scuola sarebbe stato tutto in discesa. Il principe avrebbe potuto rappresentare un ostacolo ancora per un anno ma non lo era tanto quanto la popolana che la conosceva da quando era piccola. Vista l'amicizia fra David e Sophie infatti anche Caroline aveva avuto modo di passare parecchio tempo in compagnia della famiglia Liddell durante le estati nel Devonshire e a parte quell'anno in cui aveva potuto comandare a bacchetta Carter perché sembrava essersi invaghito di lei per il resto quella famiglia non aveva fatto altro che rappresentare una spina nel fianco per la ragazzina. *Sophie a volte dice cose brutte su di me solo perché è amica di David. Ma se tu mi proteggessi da lei mi potrei sentire decisamente più tranquilla. In cambio potrei cercare di zittire chiunque ti punta contro il dito dentro la scuola. Insomma sarebbe un po' un guardarci le spalle a vicenda.* commentò cercando di offrire la sua proposta. Era infatti ben intenzionata a fare quel genere di tentativo. Specialmente considerando che lei era la prima a prendere il giro la Mayfield per la sua parentela con quella famiglia di alti funzionari decaduti che tanto era sulla bocca di tutti, ma almeno lei aveva l'intelligenze di farlo alle spalle della Tassorosso e mai davanti alla sua faccia perciò sarebbe stato facile farle una promessa e farle credere che la stava mantenendo. Nessuno avrebbe mai saputo che avrebbe continuato a parlare male di lei quando si trovava solo in compagnia delle sue amichette.

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    FAYETTE JULIANNA MAYFIELD
    Fayette era decisamente molto propensa a credere a Caroline: sia perché, a sua completa insaputa, Caroline era un'ottima attrice e sapeva come toccare i punti deboli delle persone per farsele "amiche, sia perché alcune delle parole della giovane serpeverde la toccavano più intimamente di altre.

    E no, Fayette, non era sicuramente il momento per ripensare alla tua cotta per Archie Jones e a tutto ciò che ci aveva ruotato attorno.

    Comunque, pur in tutta la sua propensione a credere a Caroline e nel volerle dare una mano, Fayette non poteva non voler cercare di rimanere il più neutrale possibile nella questione: prima di tutto perché c'entrava Sophie, e Fay non aveva alcuna intenzione di mettere in pericolo la sua amicizia con l'altra Tassorosso, che non era mai stata nulla meno che splendida con lei; secondo motivo, ma non meno importante - e spaventoso - era perché in tutta questa storia c'era di mezzo una evidente cotta per Lord Malfoy, e Fayette voleva stare quanto più lontano da ogni singolo lord e damigella di Hogwarts, giusto per evitare rimandi poco piacevoli a parenti da poco morti, o fatti reietti o declassati a popolani.

    Quindi tentò l'approccio più gentile possibile con le sue parole successive: «Sono sicura che Lord Malfoy noterà presto le tue qualità e riuscirà a discernere le parole di David, soprattutto perché, essendo un Lord di regione, non può basarsi sul sentito dire per valutare situazioni o persone. Sarebbe un ottimo modo per farsi prendere alle spalle dai suoi nemici» cominciò, sperando di calmare un poco l'altra giovane.

    «Per quanto riguarda Sophie» continuò, stringendo un poco le labbra perché per quanto credesse a Caroline, Fayette conosceva Sophie abbastanza che non avrebbe mai inventato fatti o voci o denigrato qualcuno, nemmeno per un amico che le era caro quanto David. Si ripromise quindi di parlare con l'altra ragazza riguardo a Caroline il prima possibile, ma per il momento si limitò ad annuire e a continuare: «Sono più che disposta a fare sì che non vi incontriate, o che quando succede le cose rimangano calme, ma devo rifiutare il tuo aiuto riguardo le "malelingue". Ignorarle è la soluzione migliore, quindi non penso di aver bisogno di protezione. In più ti potresti mettere nei guai, a seconda di con chi parli: non sai mai davvero chi hai davanti fino a che non li cogli in fragrante» terminò, ripensando a quella che aveva ritenuto essere la sua migliore amica, e il cui solo pensiero ora le lasciava l'amaro in bocca.

    Fu a quel punto che portò una mano alla tasca per dare un'occhiata all'orologio che portava in tasca: erano lì da un po' e voleva avere il tempo per tornare a cambiarsi in sala comune, prima di pranzo.

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    Caroline Morgana Brooms
    Farsi benvolere era un'arte nella quale Caroline Brooms era molto versata. Per chi non la conosceva bene infatti era una ragazzina d'oro e non faceva che comportarsi in maniera impeccabile. Per chi la conosceva invece era paragonabile al diavolo all'inferno. Ad ognuno mostrava la faccia che voleva mostrare e chiaramente a quella Tassorosso stava mostrando la faccia che più le faceva comodo. Si stava mostrando come una vittima di soprusi quando in realtà era lei che ne architettava ai danni degli altri. Ma ai suoi occhi tutto quello che faceva era giusto quindi non poteva che sentirsi davvero una vittima in tutta quella faccenda. Ed era proprio così che stava cercando di apparire agli occhi della Mayfield. Ascoltò le parole dell'altra riguardo a Lord Malfoy e fece un sospiro sconsolato, agitando appena la testa. *Mio fratello è molto bravo a corrompere le persone. Mi posso aspettare qualsiasi cosa.* disse, parlando ancora una volta male di David. Più lo metteva in cattiva luce e meglio era. Perché se la ragazza avesse creduto che David era una persona pessima magari avrebbe avuto qualche dubbio anche su Sophie e quindi sarebbe stato più facile portarla dalla sua parte quando la Tassorosso le fosse andata contro l'anno successivo. Sperava di ricevere maggiore supporto nei confronti di Sophie ma comunque ci avrebbe potuto lavorare. C'era tempo dopotutto per continuare a raggirare la ragazza per bene l'anno successivo. Si stupì invece quando sentì che l'altra non voleva che venissero zittite le persone che se la prendevano con lei e la prendevano in giro. *Sei sicura? Non deve essere piacevole essere additati in questo modo.* commentò cercando di capire se davvero l'altra era certa di quello che stava dicendo. Per carità se voleva essere presa in giro non c'erano problemi, Caroline avrebbe continuato a farlo a prescindere. Però non capiva come mai la Tassorosso preferisse ignorare le prese in giro piuttosto che reagire. *Non preoccuparti per me comunque. A parte quando si tratta di mio fratello me la so sempre cavare.* disse convinta. In realtà se la sapeva cavare benissimo anche quando si parlava di David ma chiaramente non poteva dirlo perché doveva continuare a sembrare una vittima innocente che subiva i soprusi di un fratello cattivo. Quando poi vide la Mayfield controllare l'orologio si rese conto che forse cominciava ad essere un po' tardi e che sarebbe stato meglio fare ritorno al castello. Meglio non esagerare nel cercare di portare la ragazza dalla sua parte o avrebbe sortito l'effetto contrario. Si alzò di nuovo in piedi. *Che ne dici rientrare?* domandò e se l'altra avesse accettato si sarebbero avviate insieme per fare ritorno al castello. Caroline a quel punto doveva solo trovare le sue amiche e spiegare loro come stava procedendo il piano.

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