Berthram LockwoodSpezzaincantesimi

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    Berthram Lockwood
    I stepped a few paces from the path, and my familiar world appeared strange to me
    NOME: Berthram.

    COGNOME: Lockwood. Fino a qualche tempo prima della sua nascita il cognome della famiglia era “Lutece”, ma il padre di Bertie decise di cambiarlo, per collegarlo al mestere di famiglia e renderlo più “orecchiabile”.

    SOPRANNOME: Bertie. Per un motivo o per un altro – spesso è proprio lui a incoraggiare ciò – quasi tutti finiscono per chiamarlo così.

    CASTA: popolano.

    ETÀ: 24 anni.

    DATA E LUOGO DI NASCITA: 12 Luglio 1834, Brighton (Kent)

    LUOGO DI RESIDENZA: Londra. Bertie risiede in un piccolo appartamento a circa quaranta minuti di cammino dalla Gringott, affittato con soldi suoi. La residenza principale della famiglia è una villa a Brighton, ma possiede anche un piccolo appartamento a Londra – un “salotto glorificato” che funge sia da studio sia da luogo dove ricevere e intrattenere i clienti.

    BACCHETTA: acero e piuma di fenice. 12 pollici, flessibile. Presenta una leggera sfumatura bruna.

    TRASPORTO: entro i limiti del possibile, Bertie cerca di usare i propri piedi, perché gli piace camminare. Fa anche un uso consistente della smaterializzazione per le tratte e i casi che lo richiedono, o per le volte in cui rischia di fare tardi. Ha un manico di scopa, ma, non essendo affatto portato per il volo, non lo usa quasi mai. Al contrario, è un’ottimo cavallerizzo, avendo fatto abbondante uso di cavalcature – tra cavalli ed elefanti – nei sei anni trascorsi nelle colonie dell’Impero Britannico. Per spostarsi tra il suo appartamento (o lo studio di famiglia) di Londra e la casa di Brighton fa anche uso di metropolvere; la famiglia dispone anche di una carrozza, di cui lui ha fatto uso pochissime volte.

    POTERI PARTICOLARI: nessuno.
    ASPETTO FISICO
    ASPETTO CARATTERIALE
    CARRIERA
    CAPELLI: castani con qualche riflesso biondo. Taglio corto e pratico, con un ciuffo sul davanti che balla pericolosamente intorno al limite del decoro. I suoi capelli hanno la niente affatto invidiabile capacità di non sopravvivere alla giornata, finendo sempre in disordine entro il primo pomeriggio.

    OCCHI: marroni, con un tocco di verde acqua lungo la circonferenza dell’iride.

    CORPORATURA E CARNAGIONE: Un po’ magrolino, ma ben definito per un mago. Bertie non è particolarmente forte o muscoloso, ma è abituato allo sforzo fisico prolungato, e ha sviluppato una certa tolleranza (rispetto al mago medio) nei confronti di climi caldi, freddi e umidi, dalla catena dello Himalaya alle giungle del continente indiano, fino ai deserti australiani. In conseguenza dei suoi viaggi, le estremità dei suoi arti risultano essere abbronzate.

    ALTEZZA E PESO: 170 cm, 60 Kg.

    SEGNI PARTICOLARI: nessuno.




    ALLINEAMENTO: Neutrale Buono. Bertie è fondamentalmente un buono, allineato con i valori etici della società civile, che non violerebbe mai il tabù del “non uccidere” con premeditazione e resterebbe estremamente turbato in caso di violazione accidentale. In questo senso, la sua fibra morale è già stata messa alla prova svariate volte nel corso del suo lavoro, quando si è ritrovato a doversi difendere da predoni e creature magiche nel corso delle sue spedizioni per conto della Gringott. Detto questo, il ragazzo è piuttosto dubbioso nei confronti dello spirito del suo tempo: a fronte della differenza tra forma e sostanza che è alla base dei costumi dell’Impero, Bertie non esita ad aggirare e ignorare dove può quei precetti che ritiene illogici, sebbene difetti dell’interesse – o del coraggio – necessari ad opporvisi apertamente.

    CARATTERE: Bertie è un giovane adulto d' indole curiosa e sognatrice che ama l' avventura. Poco abituato al conformismo e alla tradizione, il richiamo che prova nei confronti del bizzarro e dell' ignoto mal si accosta alla burocratica monotonia della vita nel cuore dell' impero, anche e soprattutto a causa dei sei anni trascorsi nelle sue frange più remote ed esoteriche. È una persona mite, introversa, di buon cuore, un po' distratta e avulsa dagli aspetti più pratici e formali della vita, che riesce a esprimersi appieno e con passione solo con poche persone - nel caso di parenti, mantenendosi a debita distanza dai suoi genitori e da suo fratello maggiore – e nel lavoro che svolge. Reagisce a tutto ciò che ritiene triviale con tiepida condiscendenza, o astraendosi dalla situazione (cosa che, immancabilmente, finisce per distrarlo o fargli perdere il filo del discorso) e a tutto ciò che stimola la sua curiosità con trasporto tale da rapirlo, e portarlo a concentrarsi unicamente sull’oggetto delle sue attenzioni. Tende ad affrontare le situazioni della vita come un enigma da risolvere, dove quasi ogni scena può essere vista da molteplici punti di vista, tutti ugualmente degni di attenzione, il cui studio è imprescindibile per la formulazione di una risposta corretta. Ovviamente, tale visione del mondo fa sì che Bertie tenda a rimuginare troppo sulle cose, oltre a un certo grado di logorroicità.

    AMA: la prosa – in particolare diari di viaggio, leggende e i racconti sulle indagini degli Auror – il fare lunghe passeggiate e il nuoto; le culture straniere; i cimeli storici; arrivare dove nessuno è mai arrivato prima. In generale, ama tutto ciò che stuzzica la sua curiosità – quanto intenso e lungo sia quest’amore, dipende molto dal caso.

    ODIA: L’immobilismo; risposte e atteggiamenti dogmatici; risposte e atteggiamenti che evidenzino mancanza di curiosità o un certo grado di chiusura mentale; le persone venali; la pressione sociale; volare su una scopa.

    PAURE: Le sue paure più grandi sono collegate da un tema comune: da un lato, vi è la paura di cedere alle imposizioni e alle pressioni della società, e finire per diventare un burattino di suo padre; dall’altro, vi è la paura di perdere, per una maledizione o a causa di un male ugualmente orribile, per sempre l’uso delle gambe. Le personalità troppo decise o aggressive finiscono per ricordargli suo fratello Gregory, mettendolo a disagio.

    ORIENTAMENTO SESSUALE: Eterosessuale.

    CURIOSITÀ: Bertie si può considerare un dilettante professionista. Nel corso della sua vita, infatti, ha abbracciato per un periodo variabile di tempo una vastissima quantità di hobby, dai più comuni ai più inusuali. I risultati di tali infatuazioni sono estremamente variabili, ma tutte hanno lasciato almeno una traccia della loro presenza nelle camere da letto del giovane. Non segue il Quidditch, ma, qualora interpellato, risponderà di tifare per le Serpi del Kent, per evitare tediose discussioni sul perché non gli piaccia lo sport più amato del regno. Da studente, Bertie ha trascorso i primi due anni saltando da un club all’altro, finendo così per provarli tutti. L’unico che abbia frequentato con costanza (fino all’inizio del quinto anno), tuttavia, fu quello dei duellanti: spinto all’inizio dalla necessità pratica di sapersi difendere in caso di un secondo attacco ad Hogwarts, proseguì sperando di arrivare, un giorno, ad emulare le gesta eroiche di alcuni esploratori del Rajastan, figure immaginarie tratte da una serie di libercoli per signore che sua madre leggeva con discrezione. Ironicamente, il tempo e le circostanze lo avrebbero costretto, anni più tardi, a mettere in pratica le nozioni apprese lì. Ha anche imparato a leggere e parlare la lingua indostana (quelle che oggi definiremmo “hindi” e “urdu”), parlata nell’ India settentrionale, e a leggere il Sanscrito. Ha, inoltre, un’infarinatura di cantonese.




    GILDA: Gilda dei Banchieri.

    PROFESSIONE: Spezzaincantesimi della Gringott. Distaccatosi dall’ala protettrice del suo tutore, Bertie si ritrova ora a doversi muovere facendo affidamento esclusivamente su sé stesso.

    SCUOLA FREQUENTATA: Hogwarts (1845-1852), Casa Corvonero.

    GRADO DI ISTRUZIONE: M.A.G.O.

    RICONOSCIMENTI SCOLASTICI: Nessuno.





    PARTNER: nessuno.

    FIGLI: nessuno.

    PADRE: Benjamin Lockwood (nato Lutece) (1800) (png), capofamiglia e membro della Gilda dei Mercanti. Pur difettando del talento da incantatore che contraddistingueva sua madre, Benjamin ha saputo dirigere l’impresa di famiglia con perizia, attraverso una spregiudicata operazione di diffusione capillare. La sua prima impresa risale al 1826, quando, ancora giovanissimo, riuscì a convincere il padre a cambiare il cognome della dinastia, in modo che suonasse più gradevole all’occhio e all’orecchio. Da quel momento, Benjamin non ha fatto altro che lavorare indefessamente, tessendo un’intricata rete sociale che gli aprisse le porte in tutte le gilde, arrivando a istituire collaborazioni, matrimoni e alleanze strategiche che gli hanno permesso di infilarsi come fornitore in tutta una serie di appalti per la costruzione e manutenzione di infissi di strutture pubbliche e private, carrozze, galeoni, treni, mobili, bauli da viaggio, oltre alla produzione in serie di casseforti e il potenziamento del servizio di consulenza antifurto già avviati dai suoi genitori. A dispetto dell’età, Benjamin non accenna a perdere la nera scintilla che caratterizza la sua cupidigia, mentre si prepara a vedere i suoi figli arrivare ai vertici delle rispettive gilde. Il suo obiettivo – condiviso dal primogenito Wolfram - è quello di far ascendere la famiglia al rango di Alti Funzionari.

    MADRE: Adelaide Lockwood (nata Mason) (1803) (png), moglie del capofamiglia. Data in moglie a Benjamin ancora giovanissima, Adelaide era la figlia di un esponente piuttosto importante all’inizio del secolo della Gilda dei Costruttiori. La donna è una presenza indistinta all’interno della famiglia, con la quale Bertie non ha ricordi memorabili né prova particolare affetto. Difficile dire se la sua voce canti all’unisono con quella del capofamiglia, o se quest’ultimo l’abbia soffocata sul nascere.

    FRATELLI: Henrietta Eileen Lockwood (1822), nessuna occupazione (png); Wolfram Lockwood (1825), proprietario della “Lockwood & Mason”, Gilda dei Mercanti (png); Gregory Lockwood (1828), avvocato, Gilda degli Avvocati (png); Olivia Lockwood (1831), nessuna occupazione (png); Evelyn Lockwood (1836), incantatrice presso la “Lockwood & Mason”, Gilda degli Artigiani (png). Il tratto più lampante dei fratelli e delle sorelle di Bertie è l’enorme differenza negli anni. Tra Henrietta e Wolfram ne intercorrono appena due, a testimonianza dell’urgenza di ottenere un figlio maschio quanto prima. Gregory e Olivia furono una scelta calcolata, la prima nel momento in cui il capofamiglia si rese conto che i suoi piani non gli avrebbero permesso di mandare il primogenito a Hogwarts e la seconda nata dalla necessità di un ulteriore pedina sulla scacchiera. Bertie e Evelyn, invece, sono figli di tempi più “prosperi”, dove, semplicemente, il teatro di guerriglia permise al capofamiglia e a sua moglie di sfoggiare dei figli in più. Henrietta, Wolfram e Olivia hanno già contratto matrimonio, imparentandosi con figlie e figli di membri di rilievo della Gilda dei Ministeriali, quella dei Mercanti e quella degli avvocati. La prima ha a sua volta una bambina, mentre il secondo è prossimo a diventare padre. Gregory è ancora scapolo; quanto ad Evelyn, la madre le sta cercando un marito. Tra tutti, quello con cui Bertie intrattiene una relazione più profonda – sebbene in senso negativo – è proprio Gregory, il cui antagonismo non sembra mai avere fine.

    PARENTI: Eileen Lockwood (nata Felton, coniugata Lutece) (1775) (png), ex-membro della Gilda degli Artigiani. Nonna di Bertie. Vive nella villa di Brighton, in compagnia della nipote Evelyn e della nuora. Nonna Eileen è semrpe stata la figura di riferimento di Bertie, la sua vera madre, nonché uno dei suoi eroi. Purtroppo, la sua salute si fa sempre più cagionevole.

    ALTRO: Altra figura importante nella vita di Bertie è il suo mentore, spezzaincantesimi senior alla Gringott, famoso per aver preso parte alla spedizione che portò al ritrovamento del Dhoti della pace. Bertie è stato introdotto a questa figura attraverso il capo della Casa di Corvonero, in occasione del colloquio d’orientamento del quinto anno. L’impressione che lasciò su Bertie fu tale da spingerlo a dare il suo meglio nei G.U.F.O. e nei M.A.G.O. , e riuscire così a soddisfare gli stringenti requisiti della banca. Dall’estate 1852, i due sono stati inseparabili, e hanno viaggiato insieme in India, Australia e nelle provincie di Hong Kong e Macao, alla ricerca di reperti di tutti i tipi. Bertie nutre profondo un profondo rispetto per il suo mentore, e sogna di essere famoso come lui.

    STORIA DELLA FAMIGLIA: La storia della famiglia Lockwood è strettamente collegata alla "Lockwood & Mason", un esercizio commerciale specializzato in incanti protettivi di ogni genere per strutture pubbliche e private, che deve la propria fortuna alla guerra - fomentatrice di paure sane per questo business - e al singolare talento del padre e della nonna di Bertie, l' uno versato negli affari, l' altra negli incantesimi di protezione. A partire dal 1794, anno in cui, per un inaspettato colpo di fortuna, finì per prendere parte insieme ad altri ai lavori di rinnovo delle misure di sicurezza della Gringott a seguito della sua occupazione (e conseguente distruzione), l' azienda di famiglia acquisisce crescente notorietà, e, attraverso investimenti mirati, riesce ad assumere i primi incantatori provenienti da scuole private e dotati di MAGO e a espandersi, passando dal rivendere lucchetti e serrature incantate a (far) creare e stregare cassette di sicurezza domestiche e fornire incantesimi d' allarme e di protezione sia a strutture che a oggetti. Alla fine della seconda guerra, nel 1798, non coincide un declino negli introiti: al contrario, l' insorgere dei giganti comportò un intensificarsi degli affari nelle zone di campagna, non solo tra i popolani, ma anche tra quegli alti funzionari che non avevano il tempo o la memoria di curarsi delle loro dimore estive. La storia sembrò confondere l' assenza di incidenti presso villaggi e residenze con la comprovata efficacia dei servizi offerti dai nonni di Bertie, e nelle decadi che seguirono, tra l' intensificarsi delle scorribande nella campagna e la nuova politica di alleanze sociali perseguita da Benjamin, le casse della famiglia Lockwood continuarono a rimpinguarsi.




    Berthram Lockwood nacque nel 1934 a Brighton, nella villa della sua famiglia. Le circostanze che lo portarono a questo mondo erano piuttosto ordinarie: i suoi genitori, popolani di alto borgo da sempre impegnati nella scalata sociale e nell’accentramento di tutto il prestigio possibile, ritennero di disporre del capitale necessario per mettere al mondo e crescere un altro figlio, magari mandandolo persino a Hogwarts. Tuttavia, l’iscrizione di Bertie alla celebre scuola di magia non era affatto scontata: fin dalla prima infanzia, infatti, il bambino mostrò di avere un temperamento poco ardimentoso, diverso da quello che contraddistingueva gli altri membri della famiglia. Bertie era timido e impacciato, e non reagiva bene alle interazioni con gli altri fratelli e sorelle, preferendo ritirarsi in camera sua, in biblioteca oppure in compagnia di sua nonna, Eileen. Fu soltanto con l’affiorare del suo potere magico, all’età di sette anni, che i genitori decisero che sarebbe stato lui, piuttosto che la sorellina, ad andare nello Strathclyde. In quello stesso momento, suo padre sancì il suo destino: avendo già legato un figlio alla gilda dei Mercanti in qualità di suo successore e a quella dei Ministeriali attraverso un matrimonio, e avendo previsto l’entrata dell’altro nella Gilda degli Avvocati, ne conseguì che il terzo sarebbe entrato a far parte della Gilda dei Banchieri, in modo tale da avere un maschio Lockwood nelle tre gilde chiave per il paese. Da quel momento, il padre cominciò ad esercitare una pressione sempre maggiore sul figlio, assegnandogli un tutore che lo istruisse e adoperandosi per correggere il suo carattere imbelle: Bertie, per parte sua, si ritirò ancor più in sé stesso...ma la fiducia nel suo talento magico, il suo carattere da secchione e, soprattutto, la sua docilità nei confronti del volere paterno fecero sperare al padre il meglio: tutto ciò che gli serviva, in fondo, era che il figlio s’impegnasse quel tanto che bastava per fargli mettere piede dentro i meccanismi interni della banca: al resto avrebbe pensato lui. Nel 1845, Bertie mise piede per la prima volta a Hogwarts, e rimase folgorato da ciò che vide: un luogo completamente diverso da casa sua, dove la magia, lungi dall’essere esclusivamente un mezzo per un fine, era qualcosa che permetteva di dare libero sfogo all’imaginazione, e renderla molto più concreta di qualsiasi cosa avesse mai letto. Era quello il posto dove poter essere sé stesso, dove spiegare le sue ali ed essere finalmente padrone del proprio destino – o, perlomeno, il posto dove trascorrere sette anni lontano dall’ombra di suo padre e dal grigiore della casa natia. Bertie si gettò a capofitto nello studio e nella vita scolastica, iscrivendosi e abbandonando con incredibile rapidità tutti i club ad eccezione di quello dei duellanti. Tuttavia, anche questo sarebbe stato disertato al quinto anno, quando il capo della casa di Corvonero gli avrebbe presentato le sue possibilità di carriera. Qui, Bertie venne introdotto al mestiere di Spezzaincantesimi: individui che lavoravano per la Gringott, che viaggiavano per il mondo alla ricerca di tesori da annettere alle casse della corona e che spezzavano fatture e sortilegi per conto dei propri clienti. Lo studente s’innamorò perdutamente della descrizione di quelle figure, colorendola con i toni avventurosi e romantici che da sempre avevano tinto il suo immaginario; e avendo constatato che, sulla carta, questo tipo di mansione corrispondeva al volere di suo padre, espresse sul posto la sua volontà di intraprendere quel percorso. Dedicandosi anima e corpo al conseguimento del suo obiettivo, Bertie passò i G.U.F.O. con voti brillanti, che convinsero il capo della Casa a fissare un breve incontro preliminare con una sua conoscenza, colui che sarebbe diventato il mentore del ragazzo: dopotutto, quella dello Spezzaincantesimi era pur sempre una mansione pericolosa, e incontrare persone motivate e di talento era un’evenienza abbastanza rara, soprattutto ad Hogwarts, piena di nobili e alti funzionari che difficilmente avevano l’interesse a spedire un figlio lontano dal regno unito per lunghi periodi o rischiare di condannarlo a morte. Due anni più tardi, Bertie ottenne anche i suoi M.A.G.O. , vantando il massimo dei voti in Aritmanzia, Antiche Rune, Storia della Magia e Geografia del Regno, più degli ottimi voti in Difesa contro le Arti Oscure e Incantesimi e un risicatissimo voto di sufficienza in Finanza, materia che per suo padre sarebbe dovuta essere il fulcro della sua esistenza. Nell’estate del 1852, Bertie venne assunto alla Gringott, il suo ingresso raccomandato sia dal capo della casa di Corvonero che dal suo mentore, con il quale partì immediatamente per la sua formazione: un viaggio tra le colonie della corona, tra l’India settentrionale e le catene dell’Himalaya, alla ricerca del regno di Shambala; poi in Australia, nel grande deserto; infine, nelle provincie di Hong Kong e Macao. Nel Novembre 1858, la formazione di Bertie venne ritenuta conclusa, e il giovane rimandato a Londra, finalmente pronto per lavorare in autonomia.



    Nessuna.



    FAMIGLIA
    BACKGROUND
    STORIA GIOCATA
    Prestavolto: Tim Roth · Prestavoce: Massimo Popolizio


    Edited by Caliban - 4/12/2021, 23:28
     
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    · Il suo mentore (png) ha partecipato al ritrovamento del Dhoti della Pace


    Edited by Magicpunk Universe - 19/1/2022, 16:18
     
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    Berthram Lockwood

    NOME COMPLETO:

    ETÀ: 24

    LUOGO DI RESIDENZA: Londra

    CASTA: casta dei popolani

    GILDA E PROFESSIONE: spezzaincantesimi, Gilda dei Banchieri

    SITUAZIONE SENTIMENTALE: celibe

    ALLINEAMENTO: neutrale buono




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    Edited by Caliban - 5/12/2021, 11:32
     
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